“Goodbye Tinder, hello Strava: have ‘hobby’ apps become the new social networks?”
Questo è il titolo di un recente articolo del britannico The Guardian.
Partiamo da una considerazione. Ormai l’abbiamo capito tutti che i social network non hanno realizzato quello che ci avevano promesso: connetterci.
Ne parlava ieri Mattia Marangon nella sua newsletter Edaname che vi consiglio di leggere.
Le persone iniziano a preferire app che permettano loro di entrare in contatto con persone con interessi comuni.
Nel caso degli sportivi: Strava.
La piattaforma digitale che ha rivoluzionato lo sport amatoriale. Dove le persone sono felici di condividere i loro allenamenti, i record, la fatica provata, incoraggiandosi a vicenda con i famosi “kudos”.
Qui è sicuramente più facile incontrare persone con passioni comuni: corsa, ciclismo, hiking, triathlon per citarne alcuni.
E come sostiene il The Guardian, creare relazioni sociali.
Ottimo.
Ma se Strava sarà il nuovo Tinder (app di incontri ❤️ ) siamo destinati a incontrare sempre più spesso situazioni di questo tipo?
❤️ Persone che si affrettano a cancellare tutti i vecchi selfie: sudati, brutti, impresentabili, per iniziare a usare i filtri bellezza di Instagram.
❤️ Persone mai viste prima che si uniscono all’allenamento di un running club con l’obiettivo di trovare almeno una persona del gruppo a cui dire a fine corsa: è stato bello no? qual è il tuo account su Strava?
❤️ Persone che modificheranno la loro Bio di Strava passando da “Aspirante Ironman e maratoneta” a una ben più promozionale: “Aristocratico, ironico, pieno di interessi, fedele e ottimo cuoco.”
❤️ Anziani over70 che in quanto single si avventurano in lunghi da 50k titolandoli “defaticante domenicale” nonostante una frequenza cardiaca prossima all’infarto, per conquistare i kudos di possibili partner più giovani
Ecco, occhi aperti allora, stiamo a vedere!
Nel caso iniziate a notare situazioni simili ❤️ segnalatele e uniamoci nell’iniziativa “Make Strava Great Again”.
per questa settimana è tutto! Buon weekend e alla prossima!
Andrea
mille fogliette che apparentemente fanno la chioma dell'albero ma che cadranno inesorabilmente, non canteranno con il vento