Te lo anticipo: stamattina per leggerla forse ci metterai 2 minuti.
Bevi il caffè più lentamente.
Con l’idea di aggiungere qualità ai contenuti che ricevete ogni mattina 💌 vorrei introdurre oggi una (prima) nuova rubrica.
Spero la apprezzerete.
☕ Coffee Break con Francisco Grimaldi.
Documentarista e filmmaker, nel 2017 Francisco sta preparando la maratona di Roma.
Poi lo aspetta l’ennesimo viaggio in Kenya, un luogo a cui è fortemente legato fin da bambino.
Correndo gli viene un’idea: raccogliere le scarpe usate della propria squadra per regalarle ai giovani atleti africani.
Insieme all’amico runner Giordano Bravetti raccoglie 44 scarpe.
Le portano fino a Iten, piccola cittadina keniana a 2.500 metri di altitudine, patria dei più forti runner mondiali. Compreso Kipchoge.
L’esperienza è emozionante.
Rientrati a Roma, Francesco fonda una Onlus: In Your Shoes - We bridge continents.
Attivano la raccolta di scarpe usate, ma tecnicamente in buono stato, nei negozi delle principali città italiane ed europee.
Su ogni scarpa chiedono che chi le dona inserisca un bigliettino con il proprio nome, un contatto, e un breve video, per creare una connessione emotiva con chi le riceve.
Da allora sono passati 7 anni.
Il progetto è cresciuto a livello di team e di spedizioni.
Lo scorso anno sono stati in Nepal per portare scarpe da trekking agli sherpa.
Ieri sono partiti per il Kenya con più di 1.000 scarpe.
Stanno facendo quello che sognavano: unire i continenti, supportando giovani atleti nel credere ai propri sogni.
Ringrazio Francisco per la chiacchierata, e vi condivido qui 2 sue riflessioni:
🎙️ Andrea: Cos’ha portato nella tua vita questo progetto, che prima non c’era?
🎙️ Francesco: L’importanza del lato umano. Al 100%. Ti restituisce cose impagabili. Durante i lunghi mesi in cui prepariamo la spedizione mi è capitato di chiedermi: ma chi me lo fa fare di investire tempo e denaro in questo progetto? Poi dopo un anno finalmente torni a Iten, e le persone ti fermano per le strade del villaggio, ti ringraziano. Ti mostrano che stanno usando le scarpe che gli hai portato. Senti la pelle d’oca. Per noi solo solo scarpe. L’ennesimo paio che abbiamo in armadio. Ma per loro sono una cosa preziosa. Un’opportunità. Con quel gesto sentono che qualcuno crede in loro. Gli da una forte carica emozionale.
🎙️ Andrea: In che modo queste esperienze hanno cambiato il modo in cui poi vedi il mondo?
🎙️ Francesco: In Nepal salendo al villaggio ho osservato i ragazzi in fila per ricevere le scarpe da trekking. Una delle nostre scarpe laggiù costa quanto lo stipendio mensile di una persona normale. Era inverno. Nel freddo camminavano scalzi o con dei sandali quasi distrutti. Ripenso a quante cose abbiamo nella nostra quotidianità che diamo per scontate. Le sprechiamo. Ne abbiamo in surplus. Ecco, queste esperienze ridimensionano molto le mie esigenze, mi fanno aprire gli occhi su quanto siamo influenzati dal consumismo.
Potete seguire il viaggio del team di In Your Shoes su Instagram, e dal loro sito scoprire come donare le scarpe che stanno riposando nei vostri armadi.
Per questa prima intervista è tutto!
buon weekend e alla prossima,
Andrea
Buongiorno Andrea, commercio in calzature e facciamo in piccolo la stessa cosa con però per interesse le scarpe per i bambini, profittando di 2 amici che ogni anno si recano in un villaggio in Africa e distribuiscono tutto il raccolto ( recuperiamo anche panni in ottimo stato o alimenti ) chiaramente parliamo di 2 o 3 bagagli di cose, ma ricevere le foto è sempre ogni anno un emozione incredibile !
Vedo di contribuire anch'io...