C'è una bellissima frase di Milan Kundera, tratta dall'opera "L’insostenibile leggerezza dell’essere".
[...] Quanto più il fardello è pesante, tanto più la nostra vita è vicina alla terra, tanto più è reale e autentica. L'assenza assoluta di un fardello fa sì che l'uomo diventi più leggero dell'aria, prenda il volo verso l'alto, si allontani dalla terra, dall'essere terreno, diventi solo a metà reale e i suoi movimenti siano tanto liberi quanto privi di significato. Che cosa dobbiamo scegliere, allora? La pesantezza o la leggerezza?
Ogni giorno cerchiamo di evitare la fatica, le difficoltà.
Piccole o grandi.
Ma quando le affrontiamo, sentiamo anche l'autenticità della vita.
Sentiamo il corpo andare oltre l’ostacolo. Superare i suoi limiti.
Le difficoltà scavano dentro, come nessun'altra esperienza.
Non è possibile controllare quali difficoltà ci saranno, è solo possibile allenarsi sperando di farsi trovare pronti.
alla prossima,
Andrea
il nostro essere terreno implica che se cerchiamo piacere, anche la sofferenza deve esistere, per spostarci è necessario l'attrito anche se è energia sprecata
non ci possiamo rinunciare, ma esserne consapevoli ci può aiutare un pò
Vero...un'altra prova di quanto lo sport rispecchi al 100% la vita