Nella vita ci sono eventi che non sono sotto il nostro controllo.
Non resta che provare ad accettarlo, e decidere come affrontare il resto.
Così ha fatto Giacomo, il papà di Elia, un bambino di 8 anni a cui una malattia virale ha lasciato un segno indelebile: potersi muovere solo in carrozzina.
Quando ho scoperto che era un affezionato lettore della newsletter, gli ho chiesto di raccontarmi come avesse incontrato la corsa.
La sua è una storia che parte nel 2020. Giacomo inizia a correre per far del bene al suo corpo, e al suo spirito. Nel mondo podistico scopre la forza sociale e inclusiva della corsa.
«Ho iniziato a correre per cercare di fare ordine dopo quanto successo a Elia. Avevo bisogno di resettarmi. Fortunatamente non è necessario vivere un trauma per iniziare a correre. Ma correndo ho conosciuto tante belle persone, ognuno con la sua storia, e qualcuno ha voluto anche condividerla con me.»
Giacomo completa decine di gare, comprese 3 maratone, spingendo la carrozzina del figlio.
Nasce il progetto “PuoiComeVuoi” (profilo Instagram) per ispirare le persone a fare sport, condividendo la propria storia.
«Puoi Come Vuoi è una sorta di mantra per ricordare a sé stessi, e insegnarlo a chi ancora non ci crede, che si può! Il come non è così importante, e tante volte bisogna inventarselo, ma prima bisogna volerlo.»
alla prossima,
Andrea
Spingo le carrozzine dei bambini INSUPERABILI e assicuro che tagliare il traguardo con quei bambini riempie cuore e anima come un PB!
È un desiderio mio di un giorno poter condividere la gioia della Corsa con chi non ha la fortuna di poter farlo autonomamente .adesso certo devo prima avere la mia anca nuova per poter ricominciare a correre