Amby Burfoot è un ex maratoneta americano.
È stato il vincitore della maratona di Boston del 1968.
Dopo il ritiro dalle competizioni è diventato un giornalista, scrivendo diversi libri sulla corsa.
Tra cui Run Forever dove ha condiviso un ottimo consiglio per chi sta affrontando un infortunio.
[..] Come runner siamo così disciplinati e determinati (e forse un po’ maniaci del controllo) che troppo spesso ci disperiamo quando ci infortuniamo. Ci tormentiamo con la preoccupazione che l’infortunio ci faccia perdere tutto: il programma di allenamento, gli obiettivi, i sacrifici per correre alla pari con gli altri il giorno della gara.
Questo accade raramente.
Ok, gli infortuni ci costringono a rivalutare e improvvisare un po’. Dobbiamo rimanere flessibili. Non saremo in grado di fare tutti i lunghi del programma di allenamento da sedici settimane. Ma sì, c’è ancora tempo per recuperare e correre forte.
Niente panico.
Non hai perso il tuo migliore amico o scoperto di avere una grave malattia. Hai perso cinque giorni di allenamento a causa di una distorsione alla caviglia. Con ogni probabilità tornerai a correre in pochissimo tempo.
Che poi, a pensarci bene, è quello che accade spesso anche in altri momenti della vita.
Quando succede un imprevisto, si tende subito a catastrofizzare tutto il resto.
Proiettando una serie di eventi negativi che probabilmente (e fortunatamente) non accadranno mai.
In questi casi Amby Burefoot direbbe sempre «Don’t panic».
alla prossima,
Andrea
ogni cosa pensiamo è un prodotto della mente, non è la realtà, noi proviamo e vediamo solo una briciola, tenere bene a mente questo è fondamentale per non farsi ingannare
è una sorta di allucinazione
Quanta verità (ferma per pochi giorni e già mi figuro che non correrò mai più)