Le idee che ti cambiano la vita, possono nascere nei momenti meno opportuni.
Filippo Canetta nel 2015 si trovava disteso su un letto d’ospedale, per l’operazione al tendine d’Achille.
Durante il ricovero ha iniziato a dare forma a un progetto a cui pensava da tempo: produrre abbigliamento tecnico per chi corre, con colori e grafiche ispirate alla natura.
Ancora in reparto, registra il marchio: nasce Wild Tee.
Nonostante sia nato e cresciuto tra i grattacieli di Milano, con la sua attività Filippo voleva condividere la passione per il mondo outdoor.
Nell’ultima puntata di Fuorisoglia ha raccontato di aver iniziato a correre tardi, a 35 anni, spinto da un difficile periodo familiare. Lavorava fino a sera, fumava, aveva problemi intestinali, e correre 5 chilometri era quasi un’impresa.
Ma la corsa è diventata una passione, e non si è più fermato. Lanciandosi nelle gare su lunghe distanze, completando imprese indimenticabili. Dalle cento miglia della Western States, ai 250 chilometri nel deserto con la Marathon des Sables.
Esplorando nuovi territori, esteriori ma anche interiori. Imparando dai momenti di grande solitudine, e scoprendo la bellezza di condividere la fatica con gli altri:
«Posso dire che la cosa più bella che mi sia capitata è condividere la corsa con gli altri. Si torna a essere molto più umili, anche nudi nei confronti della realtà. Quando si corre, lo scambio di idee con chi ti corre a fianco molte volte è estremamente più sincero di quello che avresti al bar o in altre situazioni. Questo è un aspetto che mi piace molto»
alla prossima,
Andrea
✉️ se vi fa piacere condividere idee, consigli, storie sulla corsa, mi potete scrivere un messaggio su Instagram nel profilo di @goodmorning_runlovers
Ho ascoltato la puntata ieri mentre correvo un bel lento tranquillo. La storia di Filippo mi ha ispirato e il suo racconto è stato molto piacevole. Mi è venuta voglia di approfondire la conoscenza dei prodotti d Wild Tee e di Filippo seguendolo sui social.
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