Molto spesso, l’idea più semplice risulta poi la migliore.
Soprattutto nel mondo complesso di oggi.
Così è iniziata anche l’avventura di Ciele Athletics, quando nel 2014 a Montreal due amici canadesi appassionati di sport e design provano a creare un brand insieme.
Jeremy Bresnen and Mike Giles decidono di partire da una prodotto semplice, ma spesso dimenticato da tutti.
Il cappello da running.
Decidono di realizzare il migliore.
Niente di rivoluzionario eh, ma vogliono produrre qualcosa di fatto davvero bene. Con materiali tecnici, funzionale ma anche con un bel design.
E i cappelli colorati di Ciele iniziano ad apparire nelle prime running crew.
Iniziano a uscire dal Canada, conquistando la fiducia di runner di ogni tipo e da ogni continente: America, Europa e Asia.
Nel 2023 aprono il primo negozio a Montreal, lanciando una linea di t-shirt e diverse collaborazioni.
Insomma, partendo dalla testa ora si stanno spostando.
Seguendo il percorso opposto di tutti gli altri brand del mondo running, che invece partono dal basso: producendo scarpe da corsa.
Non c’è mai una strada giusta e una sbagliata no?
Dipende da dove vuoi andare, e cosa ti piace fare.
Jeremy, uno dei fondatori, ad esempio ama correre in una situazione particolare: andando al lavoro. In quello che gli inglesi chiamano “commuting”.
«In generale, la mia passione è sempre stata andare al lavoro di corsa. Perché non è facile correre in altri momenti della giornata: con due figli, un lavoro, una ragazza e tutte quelle cose che la vita porta con sé. Dicono che probabilmente puoi davvero concentrarti su tre cose nella vita e una di queste include il sonno. Quindi le mie ora sono: sonno, famiglia, lavoro. E sto ancora cercando di trovare l’equilibrio. Il tragitto giornaliero verso il lavoro è il modo in cui ho scoperto la corsa.»
alla prossima e buon weekend,
Andrea
Cavolo, non è una cattiva idea andare in ufficio correndo. Così arrivi con il sorriso beota del runner's high ☺️ e l'immancabile puzza di sudore 💦
Infatti Casey Neistat, gran runner oltre che Godfather of YouTube non dormiva…