«Sono sempre i sogni a dare forma al mondo».
Così canta l’emiliano Luciano Ligabue.
Mi risuona sempre in mente la sua canzone, quando leggo la storia dei Podisti da Marte.
Un gruppo di persone che per molti anni (dal 2009 al 2017) hanno corso e colorato Milano e altre città italiane. A volte con bizzarri travestimenti, dal clown alla ballerina, a volte regalando fiori, ma sempre col sorriso per una buona causa.
Lo scopo?
«Correre una volta al mese, raccogliendo 1.500 € per una Onlus ogni volta diversa. Spieghiamo in modo divertente ai passanti che c’è bisogno anche del loro aiuto».
Cosi la raccontava Fabrizio Cosi, che tutti chiamavano Il Capitano.
Era arrivato dalla Puglia a Milano all’inizio degli anni ‘90, per fare un master in Business Administration in Bocconi. Poi un percorso molto milanese: prima in banca e poi con una sua società finanziaria.
“Ne sono uscito vivo” amava raccontare agli amici qualche anno dopo, quando decise di mollare tutto per dedicarsi a tempo pieno al suo sogno: il progetto Podisti da Marte.
«Vogliamo cambiare la città cambiando i cittadini che la abitano. Aggreghiamo persone usando la corsa e facendole divertire, barriere zero. Quelle persone parlano e socializzano, ci aiutano a raccogliere fondi per le nostre buone cause, poi vengono a vedere come sono stati utilizzati. Così lo fanno di nuovo. E di nuovo ancora, finché diventa naturale, come respirare.»
Sono passati diversi anni, ma il motto dei “marziani” è rimasto lo stesso:
Correre per una buona causa, sempre.
alla prossima,
Andrea
Tra poco saranno passati 10 anni dalla morte di Fabrizio. Credo sia giunto il momento che Milano, la Maratona e la comunità dei runner milanesi riconosca a Fabrizio ciò che deve. All'uomo, al visionario, al marziano che era.
Fabrizio ha cambiato la mia vita... è stato un grande amico e fratello!!! Manca troppo ma la sua idea continua in alcuni runner che continua a correre per solidarietà