La storia di Ash è una testimonianza commovente di determinazione, famiglia e resilienza. A 61 anni, si è lanciato in un'avventura che molti considererebbero oltre i propri limiti, inseguendo il suo sogno di correre la Western States 100. Il fatto che abbia riunito la sua famiglia per l'evento aggiunge uno strato emotivo ancora più profondo a questa impresa.
L'errore che ha fatto durante la gara, che gli ha impedito di essere riconosciuto ufficialmente come finisher, potrebbe essere visto come un simbolo delle imperfezioni e degli imprevisti che tutti incontriamo nelle nostre "corse" personali. Eppure, non si è arreso nonostante le difficoltà fisiche e mentali, mostrando una forza d'animo straordinaria.
La conclusione che Ash trae dalla sua esperienza, riflettendo sul vero significato del suo viaggio—la compagnia piuttosto che la destinazione o il viaggio stesso—è una lezione potente.
Questa narrazione non solo esalta lo spirito dello sport e dell'avventura ma anche i valori di famiglia e il sostegno reciproco. È un promemoria che, a volte, le vere vittorie si celano non nei risultati tangibili, ma nelle esperienze condivise e nelle lezioni apprese lungo il cammino. Ash potrebbe non avere il titolo ufficiale di finisher, ma il suo spirito indomito e la sua storia saranno ricordati ben oltre le 30 ore, due minuti e venti secondi del suo tempo finale.
Eh già... Chi ti accompagna durante il viaggio, che comprende anche gli allenamenti al mattino presto oppure a sera inoltrata , il viso sorridente delle persone che ti aspettano al traguardo, il tuo cagnolino che ti salta addosso festoso...sono il Premio più grande 🏅🏅🏅
il non senso nel ridurre il viaggio ad una questione di tempo
spero vivamente LO abbia assunto, è la cosa più ridicola che ci possano aver trasferito e ci fanno credere sia così...altrimenti ? altrimenti cosa?????
Felice che sia stato d’ispirazione. A suo tempo aveva toccato anche me nel profondo. ❤️
Grazie per avermela fatta conoscere Tommy!
La storia di Ash è una testimonianza commovente di determinazione, famiglia e resilienza. A 61 anni, si è lanciato in un'avventura che molti considererebbero oltre i propri limiti, inseguendo il suo sogno di correre la Western States 100. Il fatto che abbia riunito la sua famiglia per l'evento aggiunge uno strato emotivo ancora più profondo a questa impresa.
L'errore che ha fatto durante la gara, che gli ha impedito di essere riconosciuto ufficialmente come finisher, potrebbe essere visto come un simbolo delle imperfezioni e degli imprevisti che tutti incontriamo nelle nostre "corse" personali. Eppure, non si è arreso nonostante le difficoltà fisiche e mentali, mostrando una forza d'animo straordinaria.
La conclusione che Ash trae dalla sua esperienza, riflettendo sul vero significato del suo viaggio—la compagnia piuttosto che la destinazione o il viaggio stesso—è una lezione potente.
Questa narrazione non solo esalta lo spirito dello sport e dell'avventura ma anche i valori di famiglia e il sostegno reciproco. È un promemoria che, a volte, le vere vittorie si celano non nei risultati tangibili, ma nelle esperienze condivise e nelle lezioni apprese lungo il cammino. Ash potrebbe non avere il titolo ufficiale di finisher, ma il suo spirito indomito e la sua storia saranno ricordati ben oltre le 30 ore, due minuti e venti secondi del suo tempo finale.
Grazie Andrea!
Grazie a te per aver messo insieme e condiviso tutti gli spunti più interessanti della storia!
Eh già... Chi ti accompagna durante il viaggio, che comprende anche gli allenamenti al mattino presto oppure a sera inoltrata , il viso sorridente delle persone che ti aspettano al traguardo, il tuo cagnolino che ti salta addosso festoso...sono il Premio più grande 🏅🏅🏅
A me che mi mancava solo la tesi
Che bella storia, e il libro di James Norbury non lo conoscevo (subito prenotato in biblio).
Stupenda!!!!! grazie!
Verità assoluta...e' sempre bene imparare qualcosa !!
ciaoooo
🤩🇦🇺
il non senso nel ridurre il viaggio ad una questione di tempo
spero vivamente LO abbia assunto, è la cosa più ridicola che ci possano aver trasferito e ci fanno credere sia così...altrimenti ? altrimenti cosa?????